Grande amante della scrittura, appassionata conoscitrice di profumi e cinema, nonché una cara amica:
Gabriela Guidetti.
Sono onorata ed ancora emozionata dalla lettura del suo articolo,
e mi sorprendo
sempre quanto riusciate a regalarmi e quanta bellezza mi viene restituita;
così ho la certezza, che forse, quel che faccio è una cosa buona.
Vi lascio alle parole di Gabriela,
buona lettura!
......................................................
“...i garofanini sovrapponevano il loro odore
pepato
a quello protocollare delle rose
a quello protocollare delle rose
ed
a quello oleoso delle magnolie che si appesantivano negli angoli;
e sotto sotto si avvertiva anche il profumo della menta misto a quello infantile della gaggÃa ed a quello confetturiero della mortella;
e da oltre il muro l'agrumeto faceva straripare il sentore di alcova delle prime zagare.
Era un giardino per ciechi: la vista costantemente era offesa
ma l'odorato poteva trarre da esso un piacere forte benché non delicato”
e sotto sotto si avvertiva anche il profumo della menta misto a quello infantile della gaggÃa ed a quello confetturiero della mortella;
e da oltre il muro l'agrumeto faceva straripare il sentore di alcova delle prime zagare.
Era un giardino per ciechi: la vista costantemente era offesa
ma l'odorato poteva trarre da esso un piacere forte benché non delicato”
(tratto
da Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa)
I profumi botanici fanno parte di quella nicchia formata da artigiani ed erboristi, profondi conoscitori dell'arte profumiera che cercando di infondere nelle loro fragranze
I profumi botanici fanno parte di quella nicchia formata da artigiani ed erboristi, profondi conoscitori dell'arte profumiera che cercando di infondere nelle loro fragranze
la concretezza dei loro ricordi e le suggestioni
della loro terra.
La
Mia Casa nel Vento è uno di questi nodi magici ed è il luogo materiale e
astratto
in cui Maria Martino abita e crea.
Circondata dai profumi intensi del Mediterraneo che lambisce le coste luminose della Calabria, Maria da alcuni anni sta provando a ricreare quella corrente profumata inebriante che ogni mattina entra dalle sue finestre aperte sulla collina calabra.
Profumi solidi e liquidi prodotti a mano artigianalmente in pochi esemplari e racchiusi in preziosi scrigni che ne proteggono il cuore fragrante, pronti a riverberare sulla pelle di chi li indosserà tutte le suggestioni olfattive che hanno ispirato Maria.
in cui Maria Martino abita e crea.
Circondata dai profumi intensi del Mediterraneo che lambisce le coste luminose della Calabria, Maria da alcuni anni sta provando a ricreare quella corrente profumata inebriante che ogni mattina entra dalle sue finestre aperte sulla collina calabra.
Profumi solidi e liquidi prodotti a mano artigianalmente in pochi esemplari e racchiusi in preziosi scrigni che ne proteggono il cuore fragrante, pronti a riverberare sulla pelle di chi li indosserà tutte le suggestioni olfattive che hanno ispirato Maria.
E a
ispirare Maria, o Mariù per gli amici, non sono solo gli odori della sua terra,
ma anche quelli che si risvegliano fra le pagine di un libro che lei ha amato,
come i profumi che si sprigionano nel giardino del Principe di Salina, protagonista de Il Gattopardo,
il capolavoro scritto nel 1958 da Tomasi di Lampedusa a cui Mariù ha dedicato appunto il suo profumo Il Giardino del Gattopardo.
Nel
1963 il maestro del cinema Italiano Luchino Visconti ha diretto il film omonimo
tratto da questo classico della letteratura.
ma anche quelli che si risvegliano fra le pagine di un libro che lei ha amato,
come i profumi che si sprigionano nel giardino del Principe di Salina, protagonista de Il Gattopardo,
il capolavoro scritto nel 1958 da Tomasi di Lampedusa a cui Mariù ha dedicato appunto il suo profumo Il Giardino del Gattopardo.
Affresco sontuoso del crepuscolo
dell'antica nobiltà siciliana tra la fine dell'800 e l'inizi del '900
Il Gattopardo ruota intorno alla figura del Principe Fabrizio di Salina,
spettatore suo malgrado dei cambiamenti storici del periodo, e alla sua sofferta accettazione del sodalizio tra la nuova borghesia e un'aristocrazia decadente guidata da giovani rampolli interessati più alla politica che al bene della terra d'origine.
Il Gattopardo ruota intorno alla figura del Principe Fabrizio di Salina,
spettatore suo malgrado dei cambiamenti storici del periodo, e alla sua sofferta accettazione del sodalizio tra la nuova borghesia e un'aristocrazia decadente guidata da giovani rampolli interessati più alla politica che al bene della terra d'origine.
Ogni
fotogramma de Il Gattopardo emana odori di Sicilia,
caldi, maturi, penetranti, sapidi, opulenti.
Gli stessi racchiusi nel profumo Il Giardino del Gattopardo.
C'è una sequenza, una delle più famose del film, che non si svolge all'aperto, ma che ha ugualmente tutta l'intensità della fragranza creata da Mariù:
il valzer tra Don Fabrizio,
il Gattopardo (Burt Lancaster) e Angelica (Claudia Cardinale),
la promessa sposa di Tancredi (Alain Delon), il nipote del Principe.
caldi, maturi, penetranti, sapidi, opulenti.
Gli stessi racchiusi nel profumo Il Giardino del Gattopardo.
C'è una sequenza, una delle più famose del film, che non si svolge all'aperto, ma che ha ugualmente tutta l'intensità della fragranza creata da Mariù:
il valzer tra Don Fabrizio,
il Gattopardo (Burt Lancaster) e Angelica (Claudia Cardinale),
la promessa sposa di Tancredi (Alain Delon), il nipote del Principe.
Ori e stucchi addobbano sontuosamente la sala da ballo e riverberano le luci dorate delle candele
sulla folla degli invitati avvolti in frac, sete, pizzi e damaschi.
Calore e mormorii, sguardi seducenti e ventagli sventolanti.
L'orchestra intona un valzer, proprio mentre Don Fabrizio,
Angelica e Tancredi entrano nel gran salone.
Lei invita il Principe a ballare. Angelica nel suo abito candido, ricco e vaporoso è come una ventata di agrumi rinfrescanti e luminosi. Bergamotto e neroli si insinuano tra le balze seriche del vestito per adagiarsi sulla pelle ambrata di Angelica.
I due ballano eleganti e leggeri mentre tutti gli altri ammirano e sussurrano.
Gli agrumi si disciolgono in dense note di fiori opulenti e zuccherini.
Magnolia, gaggìa e rosa esaltano la bellezza mediterranea e sfrontata di Angelica e irradiano la sua femminilità in onde palpitanti.
Il Principe conduce il valzer con l'aplomb e il distacco di chi non ha bisogno di dimostrare nulla perché lui è il Gattopardo, ultimo superstite di un antico blasone.
Don Fabrizio è la Sicilia, è l'odore del mare e di erbe aromatiche prosciugate dal sole e per questo dal profumo ancora più intenso.
I fiori nobili vengono sedotti e raffreddati dalle note di menta e mirto verde e conducono la fragranza fino all'ultimo pas de deux.
Il ballo finisce e Don Fabrizio riconduce Angelica tra le braccia del bel Tancredi.
Per il Gattopardo è ora di andare e di lasciare il suo tempo e il suo mondo ai più giovani amanti. Resterà nell'aria il profumo inebriante del suo giardino annegato nel sole.
E questa fragranza si trasformerà nell'effluvio suadente di una seta frusciante srotolata sulla pelle e nell'incanto olfattivo di un ricordo lontano evocato da Mariù nella sua casa nel vento...
Il
Giardino Del Gattopardo – La mia casa nel vento
Naso: Maria Martino
Naso: Maria Martino
Note
olfattive: neroli, bergamotto, magnolia, gaggìa, assoluta di rosa damascena,
rosa garofano, menta, mirto verde.
The
Leopard– Luchino Visconti, 1963
Cast:
Burt Lancaster (Principe Don Fabrizio di Salina); Claudia Cardinale (Angelica
Sedara); Alain Delon (Tancredi di Falconeri); Paolo Stoppa (Don Calogero Sedara)
Tratto
da Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1958)
Fotografia:
Giuseppe Rotunno
Musica:
Nino Rota
Luchino
Visconti ha vinto la Palma d'Oro al festival del cinema di Cannes del 1963
About Gabriela Guidetti
Profumo come terapia e fantasia al potere, questi i pilasti della sua filosofia. Ed una laurea in economia non poteva bastarle. Innamorata delle colonie di Farina della nonna e con una mamma che seppelliva la casa di libri e riviste di cinema, ma non di profumi, comprò quasi di nascosto nel 1973 la sua prima fragranza. E da allora non è mai passato un giorno senza che l’ultimo gesto prima di uscire al mattino fosse quello di indossare qualche goccia di profumo. Alla ricerca dell’odore perfetto da anni, lo rincorre non solo annusando, ma perdendosi in immagini e storie là dove nessuno è mai giunto prima. Mamma per amore, scrittrice per hobby e cinefila per la vita, cerca di unire le sue grandi passioni nella rubrica Visioni in Odorama su Extrait.
(Da www.extrait.it)
English Version
About Gabriela Guidetti
Profumo come terapia e fantasia al potere, questi i pilasti della sua filosofia. Ed una laurea in economia non poteva bastarle. Innamorata delle colonie di Farina della nonna e con una mamma che seppelliva la casa di libri e riviste di cinema, ma non di profumi, comprò quasi di nascosto nel 1973 la sua prima fragranza. E da allora non è mai passato un giorno senza che l’ultimo gesto prima di uscire al mattino fosse quello di indossare qualche goccia di profumo. Alla ricerca dell’odore perfetto da anni, lo rincorre non solo annusando, ma perdendosi in immagini e storie là dove nessuno è mai giunto prima. Mamma per amore, scrittrice per hobby e cinefila per la vita, cerca di unire le sue grandi passioni nella rubrica Visioni in Odorama su Extrait.
(Da www.extrait.it)
English Version
The natural botanical perfumes or fragrances are part of
that niche made up of artisans and herbalists, connoisseurs of perfume art
trying to instill in their fragrances a kind of reality of their memories and
impressions of their land.
La Mia Casa nel Vento is one of these magical crossroads
and the real and abstract place in which
Maria martino lives and creates. Surrounded by intense scents of the
Mediterranean touching the bright coasts of Calabria, Maria for several years
is trying to recreate that inebriating scented air flow that enters every
morning from its windows opened on the Calabrian hills. Hand-made solid and
liquid perfumes handcrafted in small numbers and encased in precious small
chest that protect the fragrant heart, ready to reverberate on the skin of
those who wear them all the olfactory suggestions that inspired Maria
And to inspire Mary, or Mariù for friends, are not only the
smells of his land, but also those that wake up between the pages of a book she
loved, like the scents that emanate in the garden of the Prince of Salina, the
protagonist of Il Gattopardo, the masterpiece written in 1958 by Tomasi di
Lampedusa to which Mariù dedicated her perfume Il Giardino del Gattopardo.
In 1963, the Italian movie master Luchino Visconti directed
the film based on the literary classic. Sumptuous tableau of the twilight of
the ancient Sicilian nobility between end of the nineteenth and the beginning
of the twentieth centuries, Il Gattopardo revolves around the figure of Prince
Fabrizio Salina, the spectator against his will of the historical changes, and
his tormented acceptance of the union between the new bourgeoisie and the
decadent aristocracy led by young members more interested in politics than in
twelfare of their homeland.
Each frame of Il Gattopardo emanates the scents of Sicily,
hot, ripe, piercing, fruity, opulent. The same scents included into Il Giardino
del Gattopardo fragrance. There's a sequence, one of the most famous in the
movie, which does not take place outdoors, but which also has all the intensity
of the perfume created by Mariù: the waltz of Don Fabrizio, Il Gattopardo (Burt
Lancaster) and Angelica (Claudia Cardinale), the fianceè of Tancredi (Alain
Delon), the Prince's grandson.
Golden stuccos sumptuously decorate the ballroom and
reverberate the soft lights of the candles over the guests wrapped in tails,
silks, lace and damask. Heat and whispers, alluring glances and waving fans.
The orchestra starts playing a waltz, just as Don Fabrizio, Tancredi and
Angelica enter into the great hall. She invites the Prince to dance. Angelica
in her white dress, rich and fluffy is like a breath of refreshing and bright
citrus. Bergamot and neroli weave into
the silky ruffles flounces of the dress and then lay down on Angelica's amber
skin. The two dance elegant and light while all others admire and murmure.
Citruses dissolve in dense notes of opulent and sugary flowers. Magnolia,
acacia and rose bring out mediterranean and impudent beauty of Angelica and
radiate her femininity in throbbing waves. Prince leads the waltz with the
aplomb and the coolness of those who did not need to prove anything because he
is the Gattopardo, last survivor of an ancient coat of arms. Don Fabrizio is
the Sicily, is the smell of the sea and herbs dried up by the sun and for this
by even stronger. The noble flowers are seduced and cooled by notes of mint and
green myrtle and lead the fragrance up to the last pas-de-deux. The dance ends
and Don Fabrizio brings back Angelica into the arms of the handsome Tancredi.
It's time for the Gattopardo to go and leave his time and his world to the
young lovers. It will stay in the air the heady scent of his garden drowned in
the sun. And this fragrance will turn in the mellow waft of a rustling silk
unrolled on the skin and in the olfactory enchantment of a distant memory
evoked by Mariù in her house in the wind....
Il
Giardino Del Gattopardo – La mia casa nel vento
Nose:
Maria Martino
Olfactory
notes: neroli, bergamot, magnolia, acacia, Damask rose absolute, carnation
pink, mint, green myrtle
site
http://lamiacasanelvento.blogspot.it/
Il
Gattopardo - Luchino Visconti, 1963
Cast:
Burt Lancaster (Prince Don Fabrizio Salina); Claudia Cardinale (Angelica
Sedara); Alain Delon (Tancredi Falconeri); Paolo Stoppa (Don Calogero Sedar)
From
Il Gattopardo by Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1958)
Cinematography:
Giuseppe Rotunno
Music:
Nino Rota
Luchino
Visconti won the Palm d'Or at Cannes Film Festival in 1963